RESTAURO E CONSERVAZIONE BIO COMPATIBILE
AGGIORNAMENTO, ARTICOLI, FILMATI DI TECNICHE ESECUTIVE INERENTI ALLA CONSERVAZIONE E RESTAURO DI BENI CULTURALI, IN PARTICOLARE DEL RESTAURO "BIO-COMPATIBILE".
stratificazioni storiche
giovedì 5 marzo 2020
lunedì 16 maggio 2016
BIO RESTAURO. SPERIMENTAZIONE CONCLUSA.
Cosa intendiamo per bio-resturo?
Di seguito l'articolo pubblicato durante "Built Heritage" tenutosi a Milano nel novembre 2013, che raccontava alcune applicazioni pratiche ad edifici storici. Il cantiere di Corte S.Andrea (LO), allora da poco tempo attivo, è stato concluso sperimentando alcune soluzioni specifiche di bio-restauro, con buoni risultati.
In video successivi che pubblicheremo anche su richiesta, (pregandovi di diffondere il link) mostreremo parte della sperimentazione condotta nel cantiere di Corte S.Andrea.
Per chi sarà interessato stiamo pensando di organizzare giornate con visite guidate presso l'edificio e un'inaugurazione con presentazione dei risultati raggiunti (mostra fotografica e video).
www.azulejostudio.it/nuovo
Di seguito l'articolo pubblicato durante "Built Heritage" tenutosi a Milano nel novembre 2013, che raccontava alcune applicazioni pratiche ad edifici storici. Il cantiere di Corte S.Andrea (LO), allora da poco tempo attivo, è stato concluso sperimentando alcune soluzioni specifiche di bio-restauro, con buoni risultati.
In video successivi che pubblicheremo anche su richiesta, (pregandovi di diffondere il link) mostreremo parte della sperimentazione condotta nel cantiere di Corte S.Andrea.
Per chi sarà interessato stiamo pensando di organizzare giornate con visite guidate presso l'edificio e un'inaugurazione con presentazione dei risultati raggiunti (mostra fotografica e video).
www.azulejostudio.it/nuovo
giovedì 6 febbraio 2014
CORTE S.ANDREA E LA VIA FRANCIGENA
Il percorso della via Francigena. |
L’Italia era percorsa da
pellegrini che provenivano da ogni parte d’Europa diretti a Roma.
Gli itinerari seguivano
prevalentemente le strade consolari romane.
La relazione di viaggio
più antica risale al 990 ed è compiuta dall’arcivescovo di Canterbury,
Sigerico, che descrive i 1600 km di tragitto, in 79 tappe, del suo viaggio fino
a Roma. Questo documento ha
consentito di stabilire quale fosse il tragitto originario.I pellegrini
provenienti dalla Francia, attraverso il Monginevro, utilizzavano questo
percorso che divenne noto come la via francigena (cioè dei francesi) o
Romea.Mentre il passaggio delle Alpi era quasi obbligato, quello del Po
presentava alcune varianti.Il primo attraversamento descritto da Sigerico fu a
Calendasco (PC) in località Sopra Rivo (Super rivum) antico porto romano
della città di Piacenza (Placentia), giungendovi dalla strada
romana Piacenza – Pavia (Placentia – Ticinum).A Calendasco i
pellegrini potevano trovare riposo presso l’antico hospitale francescano.In
seguito si ha notizia di guadi in altre posizioni più a monte, uno dei quali
nei pressi della attuale frazione di CORTE S. ANDREA del comune di SENNA
LODIGIANA (LO).
sabato 11 gennaio 2014
BIO INTONACO IN SPERIMENTAZIONE
sabato 28 dicembre 2013
BIO RESTAURO A CORTE S.ANDREA
C'è un crescente interesse per
l'architettura bioclimatica con soluzioni "passive" e materiali
naturali, un basso consumo energetico e nessuna emissione di sostanze nocive.
I nuovi edifici debbono essere
costruiti secondo il corpo recente di leggi per il risparmio energetico. Solo
pochi però sfruttano la normativa non come obbligo ma come possibilità di un
cambiamento nella progettazione e costruzione attraverso la valorizzazione di
concetti come biocompatibilità, riciclo di risorse, riduzione dei rifiuti,
efficienza energetica.
Restauro e riuso di edifici storici
sono esclusi dalla nuova legislazione. Il costruito storico ci può insegnare
molto in questa direzione, fornendoci soluzioni rispettose per ottimizzare il
comfort, l’uso di risorse e le prestazioni energetiche.
Invece siamo testimoni della
costante distruzione di materiali da costruzione storici e antichi,
“biocompatibili” (incannucciati, intonaci a calce, legno stagionato, argille,
terrecotte, ecc.), dell’eliminazione di tecniche esemplari per il riuso
delle risorse, la minimizzare degli sprechi e che ottimizzavano il risparmio
energetico. D'altra parte, materiali, tecniche e dispositivi simili o peggiori
di quelli distrutti sono introdotti nei nuovi edifici. Nei cantieri di
restauro, invece, i materiali storici sono sostituiti con altri di dubbia
compatibilità e di durabilità non verificata.
Il rispetto e la comprensione del patrimonio edilizio storico, è di vitale importanza come un laboratorio per scoprire soluzioni di bioedilizia, per testare la qualità dei materiali in loco, per trovare soluzioni "ad hoc" per nuovi interventi sui edifici vincolati.
È pertanto opportuno consentire la
sperimentazione e la ricerca di materiali, tecnologie, tecniche, attraverso
interventi pilota di "bio-conservazione" e definire criteri
per la valutazione delle caratteristiche di compatibilità nel restauro-riuso di
edifici storici.
L'idea fondamentale della "bio-conservazione"
è quella di ricercare le condizioni per una compatibilità estesa, dalla
materialità storica dell’edificio all’ambiente.
I lavori
presso Il cantiere di Corte S.Andrea stanno sperimentando soluzioni in questo
settore.
mercoledì 18 dicembre 2013
IL GIORNO - ARTICOLO
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